Tre persone messe a morte in Iran: due in prigione e una in pubblico. Non si ferma l’ondata di esecuzioni iniziata con il nuovo anno | Iran Human Rights

Tre persone messe a morte in Iran: due in prigione e una in pubblico. Non si ferma l’ondata di esecuzioni iniziata con il nuovo anno

Due esecuzioni in carcere e una in pubblico: sale il numero di persone messe a morte nei primi giorni del 2016. 

Due prigionieri sono stati impiccati nel carcere Lakan, prigione centrale di Rasht, per reati di droga. Secondo quanto riportato dall’ufficio comunicazione della Magistratura di Gilan le esecuzioni sono state eseguite il 9 gennaio e le vittime sono: V.A., 34 anni, condannato a morte per acquisto e possesso di 87 grammi di eroina, e A.T., di 33 anni, senza precedenti penali, condannato a morte per possesso di 4,960 Kg di eroina.

Le esecuzioni per reati di droga continuano ad aumentare in Iran, nonostante i grandi sforzi dei gruppi per i diritti umani e di alcuni politici per porre fine alla pena di morte per reati di droga.

La mattina del 7 gennaio, inoltre, una persona è stata messa a morte in pubblico con l’accusa di omicidio.

L’esecuzione è stata eseguita in pubblico nella città di Khoy (nella provincia iraniana dell’Ovest Azerbaijan) mentre la folla, cittadini iraniani e agenti di polizia, guardavano. Il sito di informazione di stato iraniano, Azarnegah, ha identificato il prigioniero come V.R.

Secondo quanto riferito, il prigioniero è stato condannato a morte dal tribunale penale nell’Ovest Azerbaijan e la condanna è stata poi confermata dalla Corte Suprema iraniana.

Fonte: Iran Human Rights

Iran Human Rights Italia Onlus è la sezione italiana di Iran Human Rights(IHR), organizzazione non governativa, apartitica e politicamente indipendente che ha sede a Oslo ed è attiva dal 2007.

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