Iran, tredici persone messe a morte negli ultimi giorni: un giovane prigioniero impiccato in pubblico | Iran Human Rights

Iran, tredici persone messe a morte negli ultimi giorni: un giovane prigioniero impiccato in pubblico

Prosegue l’ondata di esecuzioni nella Repubblica Islamica dell’Iran: 7 detenuti messi a morte per reati di droga, 5 per omicidio e un giovane di 30 anni impiccato in piazza con l’accusa di stupro. 

Stando a quanto riportato da Baluchestan Activists Campaign, il 24 novembre mattina, cinque persone sono state impiccate nella Prigione Minab (nella provincia di Hormozgan). I prigionieri sono stati messi a morte per presunte accuse per reati di droga; tra le vittime un curdo e un pakistano. Gli altri tre detenuti sono stati identificati come: Mousi Kadkhodaie, Shokrollah Baluchi e Ali Faramarzi. I nomi dei restanti due al momento non sono noti.

Kurdistan Human Rights Network ha inoltre parlato di due esecuzioni nella Prigione Centrale Tabriz ( a est della provincia Azerbaijan) avvenute il 25 novembre. I prigionieri, Reza Purna e Nouralodin Purna, sono stati messi a morte per reati di droga.

Secondo Kurdistan Human Rights Network, circa 600 persone sono nel braccio della morte nell Prigione Centrale Tabriz. In risposta all’alto numero di prigionieri in attesa di esecuzione, la magistratura iraniana sta accelerando le procedure per le impiccagioni che riguardano questo carcere. Almeno otto persone sono state messe a morte nella Prigione Centrale Tabriz nelle ultime due settimane. Le autorità iraniane e le fonti di informazione ufficiali tacciono sulle esecuzioni fin qui riportate.

Il 24 mattina, 5 persone accusate di omicidio sono state messe a morte nella Prigione Rajai Shahr. Secondo fonti confermate, all’inizio della settimana, le autorità iraniane hanno trasferito 10 prigionieri con l’accusa di omicidio dalla loro prigione in isolamento, per prepararli alle esecuzioni. Le 5 persone messe a morte erano tra questi. Gli altri 5 hanno ricevuto una sospensione della condanna e sono stati riportati nelle loro celle.

Secondo le fonti, i prigionieri messi a morte erano: Mohammad Beigi Mohammadi, Mohammad Hajilou, Ali Shahi, Saeed Najafi e Farshad Haghi. Anche in questo caso le fonti ufficiali iraniane hanno taciuto.

Nelle stesse ore un giovane prigioniero accusato di stupro è stato messo a morte in pubblico a Meyami, Semnan. Il sito di informazione on line, Javan News, testata filogovernativa, ha identificato la vittima per iniziali A.M. e ha dichiarato che aveva circa 30 anni. le autorità non hanno rilasciato ulteriori informazioni riguardo al caso, e non è chiaro se il giovane messo a morte fosse minore di 18 anni al momento dell’arresto. Il capo della magistratura di Meyami, Abbas Ali Akbari, ha detto: “L’autore del reato è stato arrestato per numerosi stupri ed è stato condannato alle frustate e a morte”.

Fonte: Iran Human Rights

Iran Human Rights Italia Onlus è la sezione italiana di Iran Human Rights(IHR), organizzazione non governativa, apartitica e politicamente indipendente che ha sede a Oslo ed è attiva dal 2007.

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