Due prigionieri, in sciopero della fame da più di una settimana, sono stati ricoverati | Iran Human Rights

Due prigionieri, in sciopero della fame da più di una settimana, sono stati ricoverati

A sinistra Hossein Ronaghi Maleki, a destra Mohammad Seddigh Kaboudvand

Il blogger Hossein Ronaghi Maleki e il giornalista e attivista curdo per i diritti umani Mohammad Seddigh Kaboudvand, entrambi in sciopero della fame da oltre una settimana nel carcere di Evin (Teheran), sono stati ricoverati.

Ronaghi Maleki è stato trasferito in ospedale domenica scorsa, come riporta la Human Rights Activists News Agency (HRANA). Il prigioniero ha comunque confermato che continuerà a rifiutare il cibo fino a quando non gli verrà ufficialmente concesso dalle autorità un congedo temporaneo che gli permetta di sottoporsi all’indispensabile operazione ai reni, la cui funzionalità è seriamente compromessa.

Sabato scorso il capo della magistratura iraniana ha chiesto al procuratore di Teheran di provvedere alle necessità mediche di Ronaghi Maleki e di trasferirlo in ospedale.

Il blogger sta scontando una condanna a 15 anni di carcere dovuta al suo attivismo online, per mezzo del quale ha espresso forti critiche alla situazione politica del paese, denunciando i brogli elettorali alle presidenziali del 2009.

Kaboudvand, in condizioni critiche dopo più di una settimana di digiuno, è stato invece trasferito nell’infermeria della prigione di Evin, secondo quanto riporta il sito Kaleme. Va notato che il giornalista, sofferente per problemi alla prostata, era stato già dichiarato dal medico legale inidoneo a scontare la sua pena in carcere a causa del suo stato di salute. Tuttavia le autorità non hanno tenuto conto di questo parere.

Kaboudvand ha cominciato il suo sciopero della fame il 26 maggio per protestare contro il divieto di un permesso per recarsi in visita al capezzale del figlio, a sua volta seriamente ammalato. Ha fatto sapere che continuerà a digiunare fino a quando quel permesso non gli verrà concesso.

Attivista per i diritti umani e giornalista, Mohammad Seddigh Kaboudvand sta scontando una pena a 10 anni di detenzione per avere fondato l’Organizzazione dei diritti umani del Kurdistan e ad un anno supplementare per “propaganda contro il sistema”.

 

Fonte: Radio Zamaneh (RONAGHI MALEKI e KABOUDVAND)

 

Iran Human Rights Italia Onlus è la sezione italiana di Iran Human Rights(IHR), organizzazione non governativa, apartitica e politicamente indipendente che ha sede a Oslo ed è attiva dal 2007.

Licenza Creative Commons