Continuano le esecuzioni arbitrarie: IHR chiede alla comunità internazionale di rompere il silenzio | Iran Human Rights

Continuano le esecuzioni arbitrarie: IHR chiede alla comunità internazionale di rompere il silenzio

 A soli due giorni dall’esecuzione di 11 prigionieri nel carcere Ghezelhesar di Karaj, un gruppo di 11 persone è stato trasferito in isolamento per l’esecuzione nella stessa prigione. Iran Human Rights chiede reazioni internazionali. 

Secondo fonti di Iran Human Rights, 11 prigionieri della prigione di Ghezelhesar di Karaj, (a ovest di Teheran) sono stati trasferiti in isolamento per essere messi a morte nei prossimi giorni. Stando a quanto riportano le fonti dell’organizzazione tutti i prigionieri sono stati condannati per reati legati alla droga. Due di queste persone sono state identificate come Abbas Heydari e Masoud Zibaei.

IHR ha già riferito dell’esecuzioni di 11 persone avvenute lo scorso 21 maggio, sempre nel carcere di Ghezelhesar. Anche questi prigionieri sono stati condannati per accuse relative alla droga e sei di questi sono stati identificati per nome. In tutto, almeno 28 persone sono state messe a morte in diverse carceri iraniane, tra lunedì e giovedì della scorsa settimana.

Iran Human Rights chiede alla comunità internazionale di intervenire per fermare l’ondata di esecuzioni che si sta verificando nella Repubblica Islamica dell’Iran. “Ci troviamo di fronte a una graduale esecuzione di massa di prigionieri iraniani. La maggior  parte sono sottoposti a processi iniqui e accusati di reati connessi alla droga, reati che non sono annoverati tra i crimini più gravi. la comunità internazionale, afferma Mahmood Amiry-Moghaddam, portavoce di IHR, non può stare a guardare, deve reagire per arrestare  queste esecuzioni arbitrarie”.

 

Fonte: Iran Human Rights

Iran Human Rights Italia Onlus è la sezione italiana di Iran Human Rights(IHR), organizzazione non governativa, apartitica e politicamente indipendente che ha sede a Oslo ed è attiva dal 2007.

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