L’Iran intensifica la repressione ai danni dei turco-azeri con l’avvicinarsi delle elezioni | Iran Human Rights

L’Iran intensifica la repressione ai danni dei turco-azeri con l’avvicinarsi delle elezioni

Con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali di giugno, l’autorità iraniane stanno intensificando la repressione contro i diritti civili degli attivisti turco-azeri, sottoponendoli a detenzioni arbitrarie di lungo periodo e a pesanti condanne in carcere.
A maggio 2013, una corte rivoluzionaria nella provincia iraniana dell’Azerbaigian dell’est ha accusato cinque membri di un’organizzazione chiamata  Nuovo Movimento di Risveglio Nazionale dell’Azerbaigian del sud  di “aver fondato un’organizzazione illegale per minare la sicurezza nazionale dello stato” e  di ” essere impegnati in attività di propaganda contro il regime”, condannando ognuno di loro a 9 anni di prigione.

Latif Hasani, Mahmud Fezli, Ayat Mehr-Ali-Beyli, Behbud Quluzade e Shahram Radmehr sono stati arrestati dalle forze di sicurezza iraniane negli ultimi cinque mesi. Attualmente sono trattenuti nella prigione di Tabriz.

Ad aprile 2013, gli attivisti per i diritti civili  Abbas Valizade  e Mehdi Kukhiyan sono stati condannati rispettivamente a otto anni e un anno da un’altra corte rivoluzionaria nella città di Maragha, nell’est dell’Azerbagian, in Iran.  Sono stati accusati di “propaganda contro il regime”, “di collaborare con i separatisti e con gruppi panturchisti”, “di insulti contro la Guida Suprema iraniana” e ” di “oltraggio ai valori della religone”.

Altri attivisti, come Muhammed Khatibi, hanno ricevuto pene detentive più brevi nelle ultime settimane.

Le forse di sicurezza iraniane hanno arrestato Khalida Khalid, una ricercatrice di letteratura e  cittadina della Repubblica dell’Azerbaigian,  nonostante fosse in visita a Tabriz per il suo lavoro di ricerca sulle opere del poeta turco defunto Muhammed Hussein Shahriar.

Le forze di sicurezza hanno arrestato anche il suo autista, Shamkhal Huseynov, così come  gli iraniani azerbaigiani che l’hanno ospitata: Okhtay Rashidi, Amir Hadiyan, lo scrittore Farhadi e il cantante folk e scrittore  Ashiq Isa Qaraxanli, che è stato temporaneamente rilasciato su cauzione.

Il 9 maggio, Ilqar Muazzinzade, romanziere, poeta e attivista culturale è stato arrestato nella città di Meshgin Shahr/Xiyav e è stato trasferito nell’ufficio di custodia dell’intelligence a Arbadil. Dopo il suo arresto, le forze di sicurezza hanno cercato la sua casa e sequestrato il suo computer, i suoi libri e i suoi effetti personali. Il suo arresto, secondo quanto riferito, ha a che fare con la detenzione di Khalida Khalid.

Secondo i rapporti, Jahanbakhsh Sultanzade e Behnam Baghiri,  due attivisti turchi per i diritti civili, sono stati arrestati nella città di Maku a ovest della provincia iraniana dell’Azerbaigian, lo scorso 9 maggio.

Il 13 maggio, Abdulla Saduqi,un attivista azerbaigiano e giornalista di calcio, è stato arrestato nella sua casa di Tabriz per scontare, stando a quanto riportato, un anno di detenzione a cui era stato condannato in precedenza.

L‘Associazione per la difesa dei prigionieri politici azerbaigiani in Iran, ADAPP, chiede al governo itaniano di rilasciare tutti i prigionieri di coscienza che sono stati illegalmente arrestati per aver difeso i diritti linguistici e culturali, e di permettere una riunione pacifica e continuativa di azeri-turchi, che stavano manifestando in favore del diritti culturali e linguistici garantiti dall’articolo 27 della Costituzione Iraniana.

Fonte: Association for Defence of Azerbaijani Political Prisoners in Iran (ADAPP)

 

 

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