Le autorità iraniane tacciono sulla sorte di Arash Zad, esperto di tecnologia digitale arrestato due mesi fa | Iran Human Rights

Le autorità iraniane tacciono sulla sorte di Arash Zad, esperto di tecnologia digitale arrestato due mesi fa

Arash Zad

A due mesi dall’arresto dell’esperto di tecnologia informatica Arash Zad, fermato all’aeroporto “Imam Khomeini” dalle autorità, mentre stava lasciando l’Iran il 1 agosto 2015,  i funzionari non hanno rilasciato nessuna informazione sul perché è stato arrestato o quali sono le accuse a suo carico.

Zad, fondatore dei siti di tecnologia Weblogina e Zigzaglab.com, ha ricevuto nel 2014 il premio U.N. World Summit Youth Award per Ladybug, un servizio volto  a favorire la partecipazione delle donne nel settore della tecnologia e dell’informazione iraniana.

Il ricercatore internet Narim Gharib ha dichiarato a International Campaign for Human Rights in Iran: ” Non abbiamo saputo nulla dell’arresto di Arash, fino a quando non abbiamo iniziato a ricevere messaggi-truffa (phishing) di posta elettronica dal suo account personale. Considerando come si verificano tali arresti, è molto probabile che sia stato fermato dalle guardie rivoluzionarie islamiche”.

Negli ultimi due anni, le autorità in Iran, a capo di organizzazioni di intelligence controllate dalle guardie rivoluzionarie, hanno perseguito e colpito gli attivisti della rete e i professionisti di Internet, arrestandoli e lavorando gomito a gomito con la Magistratura e il Tribunale Rivoluzionario per condannarli a lunghi periodi di detenzione.

Fonte: International Campaign for Human Rights in Iran

 

Iran Human Rights Italia Onlus è la sezione italiana di Iran Human Rights(IHR), organizzazione non governativa, apartitica e politicamente indipendente che ha sede a Oslo ed è attiva dal 2007.

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