Per le elezioni “libere” il governatore di Teheran prepara 99 battaglioni basij e 15mila poliziotti | Iran Human Rights

Per le elezioni “libere” il governatore di Teheran prepara 99 battaglioni basij e 15mila poliziotti

Reparti di basij in motocicletta

In vista delle prossime elezioni presidenziali di giugno, la Guida suprema dell’Iran, Ayatollah Khamenei, ha più volte sottolineato con enfasi che è sbagliato chiedere elezioni libere perché, nella storia della Repubblica Islamica, “le elezioni sono sempre state libere.”

Sta di fatto che da più di due anni, ormai, i candidati di opposizione alle “libere” presidenziali del 2009, Mir Hossein Moussavi e Mehdi Karoubi, si trovano agli arresti domiciliari, e proprio mentre le “libere” elezioni del 2013 si avvicinano è in corso una pesante offensiva delle autorità contro la stampa non allineata e riformista, offensiva che ha portato in carcere nelle ultime settimane decine di giornalisti e causato la chiusura di quotidiani e periodici.

Che cosa il regime iraniano intenda per “elezioni libere” lo ha chiarito in modo inequivocabile, in questi giorni, il governatore di Teheran, annunciando in quale modo intenda provvedere alla sicurezza delle elezioni. Nella sola capitale iraniana saranno impegnati allo scopo 15mila poliziotti, più altri che saranno tenuti in allerta in caso di necessità, mentre 99 battaglioni di basij (le milizie filogovernative gà largamente impiegate nella repressione post-elettorale del 2009) saranno pronti ad intervenire, benché il governatore si auguri che non ce ne sia bisogno.

 

Fonte: Radio Zamaneh

Iran Human Rights Italia Onlus è la sezione italiana di Iran Human Rights(IHR), organizzazione non governativa, apartitica e politicamente indipendente che ha sede a Oslo ed è attiva dal 2007.

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