Esperti ONU chiedono il rilascio immediato di Jason Rezaian, corrispondente da Teheran del Washington Post | Iran Human Rights

Esperti ONU chiedono il rilascio immediato di Jason Rezaian, corrispondente da Teheran del Washington Post

Jason Rezaian, corrispondente da Teheran del Washington Post

Gli esperti di diritti umani delle Nazioni Unite hanno chiesto al governo iraniano il rilascio immediato del corrispondente da Teheran del Washington Post, Jason Rezaian, che questa settimana attende un verdetto dopo la sua quarta e forse ultima udienza in tribunale.

“L’arresto, la detenzione e il processo a porte chiuse di Rezaian vìola i suoi diritti ed è un chiaro atto intimidatorio nei confronti di chi lavora nei media in Iran”, ha dichiarato David Kaye, Relatore Speciale ONU per la libertà di opinione ed espressione. “La sua detenzione – ha continuato – vìola le regole più elementari che proteggono non solo i giornalisti, i blogger e gli attivisti per i diritti umani, ma il diritto di tutti all’informazione”.

Le autorità iraniane hanno messo in carcere Rezaian e la moglie Yeganeh Saleni, poi subito scarcerata, un anno fa. In processi a porte chiuse, Rezaian è stato accusato di spionaggio, collaborazione con governi ostili, di aver raccolto informazioni segrete e di aver fatto propaganda contro la Repubblica Islamica.

Rezaian sembra essere stato arrestato per il semplice fatto di aver esercitato il suo diritto alla libertà di espressione, associazione e partecipazione politica – ha dichiarato l’esperto di diritti umani Seong-Phil Hong, attualmente a capo del gruppo di lavoro ONU sulla detenzione arbitraria – I suoi diritti all’assistenza legale e a un giusto processo sono stati dimenticati”.

Il processo di Rezaian si è svolto a porte chiuse, con l’accesso negato anche ai suoi cari. Non ha avuto la possibilità di presentare testimonianze o prove in sua difesa o di esaminare e controbattere alle testimonianze e alle prove contro di lui. Rezaian è stato anche privato del suo diritto a una visita consolare.

Gli esperti dell’ONU hanno sottolineato che Rezaian, che si trova nel carcere di Evin a Teheran, è stato messo in isolamento per 5 mesi e sottoposto a sessioni di interrogatorio di 24 ore che gli hanno causato seri problemi fisici e psicologici. Rezaian ha avuto una forte perdita di peso, problemi respiratori e infezioni croniche. “E’ stato sottoposto a trattamenti illegali durante il suo anno in carcere”, ha spiegato Hong.

“Chiediamo al governo iraniano di rilasciare Rezaian – hanno dichiarato gli esperti – e tutti coloro che esercitano il loro diritto alla libertà di espressione e che sono stati arrestati, detenuti e processati in maniera arbitraria”.

Fonte: Iran Human Rights International

 

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