In carcere il regista Keywan Karimi: sconterà la sua condanna nella prigione di Evin, a Teheran | Iran Human Rights

In carcere il regista Keywan Karimi: sconterà la sua condanna nella prigione di Evin, a Teheran

Il 23 novembre il regista iraniano Keywan Karimi è entrato in carcere. Nella prigione di Evin, a Teheran, dovrà scontare la sentenza definitiva, emessa il 21 febbraio dalla Corte d’appello, a un anno di detenzione e 223 frustate.

“Ora più che mai non possiamo spegnere i riflettori sul caso Karimi. La comunità internazionale e quanti possono esercitare pressione sulle istituzioni iraniane, devono intervenire per chiedere la sua immediata scarcerazione”, ha dichiarato Cristina Annunziata, presidente di Iran Human Rights Italia.

“E’ inaccettabile che un giovane regista indipendente sia condannato per la sua professione, per aver esercitato il suo diritto alla libertà di espressione. Il mondo dello spettacolo e della cultura deve mobilitarsi e trasformare l’indignazione per l’arresto di Karimi in atti concreti di solidarietà e sostegno”, ha aggiunto Annunziata.

Iran Human Rights Italia continuerà a chiedere il suo rilascio e la cancellazione definitiva delle accuse a suo carico.

La condanna in primo grado per Karimi arriva nell’ottobre 2015: 6 anni di carcere e 223 frustate per aver offeso le istituzioni sacre dell’Islam e per propaganda ai danni dello Stato. Le accuse a suo carico sono legate al film Scrivere sulla Città. Il suo caso giudiziario inizia a dicembre del 2013, quando la polizia fa irruzione nella sua casa con un mandato di arresto. Lo portano in carcere dove resta per circa due settimane e gli prelevano hard disk e materiali del lavoro. Il 22 settembre, il giorno dopo il suo trentesimo compleanno, viene condannato a due anni di carcere e 90 frustate con l’accusa di “aver insultato l’Islam”. Il 13 ottobre il suo avvocato riceve una lettera ufficiale nella quale, invece, la sentenza è di 6 anni di detenzione e 223 frustate. In appello la condanna viene ridotta a 1 anno e 223 frustate.

I film del giovane regista iraniano sono stati ospitati in numerosi festival internazionali. Il suo ultimo lavoro, Drum, lungometraggio di finzione girato ad aprile 2016, mentre Karimi era in attesa di essere chiamato in carcere, è stato presentato alla Settimana Internazionale della Critica durante la 73esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ma lui non ha potuto partecipare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Iran Human Rights Italia Onlus è la sezione italiana di Iran Human Rights(IHR), organizzazione non governativa, apartitica e politicamente indipendente che ha sede a Oslo ed è attiva dal 2007.

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