Ancora detenuti al patibolo, la pena di morte non conosce tregua nella Repubblica Islamica dell’Iran | Iran Human Rights

Ancora detenuti al patibolo, la pena di morte non conosce tregua nella Repubblica Islamica dell’Iran

In Iran, quattro detenuti perdono la vita in soli tre giorni. 

Un prigioniero di nome Moslem Shojah Heydari,  che è stato in prigione e nel braccio della morte per numerosi anni, si si sarebbe suicidato nella prigione Ghezelhesar lo scorso 20 dicembre.

Secondo fonti riservate, Heydari aveva 26 anni ed è stato condannato a morte per reati di droga. Fonti riservate sostengono che la Corte Suprema Iraniana aveva recentemente confermato la condanna a morte di Heydari.

Un compagno di cella di Heydari ha riferito a IHR: ” Il sovraffollamento della prigione, lo stressa di vivere in attesa della morte e le condizioni di detenzione molto dure sono alcune delle ragioni dell’aumento dei suicidi nella prigione di Ghezelheasar. Solo nella nostra sezione, almeno tre o quattro persone si suicidano ogni mese bevendo un mix di metanfetamine e acqua”.

Il 21 dicembre, un prigioniero accusato di omicidio è stato impiccato nella prigione Amol (nella provincia di Mazandaran). Secondo l’agenzia di stato, Fars, il detenuto è stato identificato come “Abbas A.” di 31 anni. Il dipartimento giudiziario di Amol sostiene che il prigioniero avesse 27 anni quando ha commesso l’omicidio ed è stato in carcere per quattro anni prima di essere messo a morte.

Secondo fonti non ufficiali confermate da Iran Human Rights, il 19 dicembre, due persone sono state messe a morte nella Prigione Centrale di Zahedan.

Uno dei prigionieri è stato identificato come Abdolghani G.Rigi, un uomo di 29 anni che è finito in carcere per motivazioni politiche, accusato anche di Moharebeh. Una fonte vicina a IHR ha riferito che Abdolghani è stato arrestato insieme a un altro persona, Jail Kahrazehi. Secondo le fonti, Kahrazehi è stato messo a morte tre anni fa, ma la condanna a morte di Abdolghani era stata sospesa dalla Corte Suprema iraniana. “Non è chiaro perché o come le autorità iraniane abbiano potuto impiccare Kahrazehi”, dice la fonte.

Non ci sono attualmente informazioni disponibili riguardo all’identità o alle accuse a carico dell’altra persona messa a morte sempre nella giornata del 19 dicembre. Secondo le fonti, il detenuto era stato trasferito dall’isolamento ad una sezione controllata dal Ministero dell’Intelligence e poi è stato portato al patibolo. Fonti ufficiali iraniane, inclusa la Magistratura, hanno taciuto in merito alle due esecuzioni.

Fonte: Iran Human Rights

Iran Human Rights Italia Onlus è la sezione italiana di Iran Human Rights(IHR), organizzazione non governativa, apartitica e politicamente indipendente che ha sede a Oslo ed è attiva dal 2007.

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