Narges Mohammadi è stata rilasciata su cauzione: è in “licenza per ragioni mediche” | Iran Human Rights

Narges Mohammadi è stata rilasciata su cauzione: è in “licenza per ragioni mediche”

Narges Mohammadi in una delle prime immagini dopo il rilascio

Narges Mohammadi, vice-presidente e portavoce del Centro dei difensori dei diritti umani (l’organizzazione fondata nel 2006 dal Premio Nobel per la pace Shirin Ebadi) e prigioniera di coscienza dall’aprile scorso, è stata rilasciata martedì 31 luglio su cauzione. Le è stata infatti concessa una “licenza per ragioni mediche”. Ne danno notizia il sito Melli Mahzabi (della Coalizione nazional-religiosa) e quello del Committee of Human Rights Reporters. Entrambe le fonti riportano che la cauzione versata sarebbe di 600 milioni di toman (l’equivalente di quasi 400mila euro). Melli Mahzabi  aggiunge che la durata del periodo di congedo sarebbe di 10 giorni.

Narges Mohammadi, che soffre di paralisi neuromuscolari temporanee, manifestatesi per la prima volta durante un periodo di detenzione nel carcere di Evin (Teheran) nel 2010, era stata arrestata il 21 aprile 2012 perché cominciasse a scontare una pena a 6 anni di prigione (ridotta in appello dagli iniziali 11 anni della sentenza di primo grado) dovuta alle accuse di “cospirazione contro la sicurezza nazionale per mezzo della partecipazione al Centro dei difensori dei diritti umani” e di “propaganda contro il sistema.”

Dopo alcune settimane trascorse per lo più in cella di isolamento a Evin, il 16 maggio era stata trasferita, senza ragione alcuna e in modo illegale, nel carcere di Zanjan, nonostante le sue ripetute proteste, esposte anche in una lettera al Procuratore generale di Teheran.

All’inizio di luglio, secondo quanto è stato riportato, dopo essere stata aggredita da alcune compagne di cella ed essere caduta in terra, ha sbattuto violentemente il volto ed è stata ricoverata nell’ospedale di Zanjan. Qui è stata tenuta per 12 giorni sotto stretta sorveglianza e senza avere la possibilità di contattare o di essere contattata dalla famiglia. Finalmente il 25 luglio scorso ha potuto telefonare ai parenti e ragguagliarli sulle sue condizioni.

Infine, il 31 luglio, la notizia della concessione, già molte volte richiesta, del congedo per ragioni mediche.

 

Fonte: Radio Zamaneh

 

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