Messo a morte un irano-americano: Hamid Samiee era accusato di aver ucciso un uomo mentre si trovava in California | Iran Human Rights

Messo a morte un irano-americano: Hamid Samiee era accusato di aver ucciso un uomo mentre si trovava in California

Un uomo irano-americano è stato messo a morte in Iran. 

Secondo fonti confermate, le autorità iraniane hanno eseguito la condanna a morte di Hamid Samiee e di un altro detenuto nella prigione Rajai Shahr di Karaj, il 4 novembre. Samiee, accusato di aver commesso un omicidio mentre si trovava in California, è stato arrestato dalla polizia iraniana al suo ritorno in Iran. E’ stato condannato a morte dalla sezione 71 del Tribunale Penale di Teheran per l’omicidio di un uomo iraniano identificato come Behrouz Janmohammadi. Fonti confermate hanno riferito che Samiee è stato arrestato nel 2008 dopo che la famiglia della vittima ha fatto il suo nome alle autorità iraniane.

Una persona vicina a Samiee che ha chiesto di rimanere anonima ha detto a Iran Human Rights: “Hamid e Behrouz erano amici in California fino a quando non hanno avuto un alterco che ha visto Behrouz estrarre un coltello contro Hamid; Hamid si è difeso causando la morte di Behrouz. Dopo l’incidente, Hamid è riuscito a tornare in Iran dove, qualche mese dopo, è stato arrestato dalle autorità. E’ stato torturato e costretto a rilasciare false confessioni contro se stesso, ma la maggior parte delle dichiarazioni erano false. Le autorità hanno estorto false confessioni prima che la scena del crimine fosse ricostruita e l’arma del delitto fosse ritrovata. Non è stato considerata la testimonianza di Hamid di legittima difesa, ciò che importava e che Hamid confessasse secondo le loro indicazioni”.

Secondo le informazioni riportate dalla stessa fonte, i parenti di Samiee si sono rivolti all’Ambasciata di Svizzera in Iran e hanno incontrato Tamaddon e Meyer, i rappresentanti degli interessi degli Stati Uniti in Iran. Meyer, stando a quanto riferito, ha informato i parenti che si sarebbe interessato personalmente del caso di Samiee  e che avrebbe coordinato le operazioni con il dipartimento di Stato americano. Contemporaneamente, i familiari di Samiee hanno scritto una lettere al Capo della Magistratura chiedendo di sospendere la condanna a morte in attesa di una corretta indagine e di un nuovo processo. La lettera, però, non ha sortito alcun effetto.

“In seguito a un’indagine condotta dagli investigatori di Los Angeles, un dipartimento di polizia in California ha condannato Hamid con l’accusa di omicidio per legittima difesa e non per omicidio di primo grado. Questi dettagli sono stati inclusi nel fascicolo di Hamid in mano alla Magistratura iraniana, ma il giudice non li ha presi in considerazione”, ha riferito la fonte anonima.

Secondo il Codice Penale Islamico, quando un iraniano torna in Iran da qualsiasi parte del mondo, è soggetto alle leggi del codice penale islamico.

Fonte: Iran Human Rights

 

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