Il rapporto del Consiglio per la difesa del diritto allo studio: “Porre fine alle discriminazioni” | Iran Human Rights

Il rapporto del Consiglio per la difesa del diritto allo studio: “Porre fine alle discriminazioni”

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Il Consiglio per la difesa del diritto allo studio ha pubblicato un nuovo rapporto che espone in modo dettagliato le crescenti persecuzioni e discriminazioni di cui sono vittime gli studenti universitari in Iran, specialmente quelli che svolgono attività politica sgradita al regime.

Il rapporto segnala che questa tendenza ha subito un’accelerazione a partire dall’ascesa al potere di Mahmoud Ahmadinejad, in modo particolare negli ultimi tre anni, con “centinaia di studenti… ai quali è stato vietato di proseguire gli studi con provvedimenti emessi dai comitati di disciplina dei singoli atenei e dal comitato di disciplina del Ministero della ricerca scientifica.”  ”Durante questo periodo – aggiunge il rapporto – decine di questi studenti privati del diritto all’istruzione universitaria sono stati arrestati e stanno scontando condanne a lunghi periodi di detenzione.”

Il rapporto segnala che il Ministro della ricerca scientifica, Kamran Daneshjoo, “ha tenuto due discorsi insultanti e minacciosi contro gli studenti,” ed esprime la preoccupazione “che il numero degli studenti segnalati e privati del loro diritto allo studio possa allargarsi.” Il rapporto chiede di porre termine alle violazioni del diritto allo studio, del diritto di parola, di associazione e di assemblea degli studenti universitari iraniani, così come chiede una condanna delle dichiarazioni del ministro Daneshjoo.

Il Consiglio per la difesa del diritto allo studio è un’organizzazione fondata nel Settembre 2008 da studenti che sono stati segnalati o privati del diritto di proseguire i loro studi universitari. Secondo i fondatori, il Consiglio è rimasto in questi anni un’organizzazione di categoria indipendente e apolitica, il cui solo obiettivo è la difesa del diritto umano fondamentale all’educazione. Zia Nabavi, Majid Dori e Mahdieh Golroo sono alcuni dei più importanti membri di questa associazione attualmente in carcere. Altri studenti tuttora in prigione sono Majid Tavakoli, Emad Bahavar, Efthekhar Barzegarian, Kaveh Rezaee, Arash Sadeghi, Ali Akbar Mohammad Zadeh, Mohsen Ghami e Ali Ajami.

Il rapporto si conclude con le seguenti richieste: “Il Consiglio per la difesa del diritto allo studio è allineato con altre organizzazioni studentesche per rappresentare la voce degli studenti incarcerati e chiede che le autorità al potere in Iran rispettino gli articoli della Costituzione iraniana e gli impegni internazionali assunti dall’Iran; che pongano fine alla tendenza di privare gli studenti del loro diritto all’istruzione e a quella di segnalare gli studenti attivisti; che liberino gli studenti espulsi dalle università e messi in prigione solo per avere reclamato il loro diritto elementare allo studio; che rendano possibile per gli studenti segnalati ed espulsi di riprendere il proprio percorso di studi.

Il rapporto (tradotto in lingua inglese) può essere letto in versione integrale sul sito dell’International Campaign for Human Rights in Iran.

 

Fonte: International Campaign for Human Rights in Iran

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Iran Human Rights Italia Onlus è la sezione italiana di Iran Human Rights(IHR), organizzazione non governativa, apartitica e politicamente indipendente che ha sede a Oslo ed è attiva dal 2007.

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