Un’indagine di IHR sulla relazione tra il numero di esecuzioni e gli eventi politici in Iran | Iran Human Rights

Un’indagine di IHR sulla relazione tra il numero di esecuzioni e gli eventi politici in Iran

Trend delle esecuzioni in Iran

In Iran, dopo una breve pausa delle esecuzioni dovuta alle elezioni presidenziali del 14 giugno,  ha avuto inizio una nuova ondata a partire dal 20 giugno.

Secondo fonti ufficiali iraniane 38 persone sono state messe a morte nelle ultime tre settimane. Inoltre le organizzazioni per i diritti umani parlano di altre 44 esecuzioni avvenute nello stesso periodo. Tuttavia queste esecuzioni non sono state rese note dalle autorità iraniane o dei media. Stando a fonti ufficiali e non ufficiali, almeno 82 prigionieri sono stati messi a morte in diverse città iraniane durante le tre settimane successive alle elezioni del 14 giugno.

Il rapporto annuale di Iran Human Rights sulla pena di morte  nel 2012 sostiene che  tra il 70-80% delle persone messe a morte in Iran sono  state condannate con accuse legate al traffico di droga.

Le autorità iraniane hanno più volte affermato che l’alto numero di esecuzioni è legato alla lotta contro il traffico internazionale di stupefacenti, dal momento che la Repubblica Islamica dell’Iran è sulla via di transito tra l’Afghanistan e l’Europa.

Iran Human Rights e altre organizzazioni per i diritti umani hanno precedentemente affermato che le autorità iraniane usano la pena di morte come strumento per infondere paura nella società, per prevenire eventuali proteste e non perdere il potere.

Di seguito si può leggere l’analisi di IHR in cui si mette in relazione il numero di esecuzioni con gli eventi politici nel periodo tra il 2007 e il 2013 in Iran. Il documento include solo le esecuzioni che sono state rese note dalle autorità.

L’analisi dimostra che:

-  il numero di esecuzioni in Iran diminuisce in modo significativo nelle settimane precedenti alle elezioni presidenziali o parlamentari (linee verticali nere)

- nei mesi precedenti e successivi alle elezioni le esecuzioni raggiungono il picco

-  il numero più elevato di esecuzioni  è stato registrato nel luglio 2009, il mese in cui hanno avuto inizio le proteste post-elettorali

- un picco di esecuzioni si è registrato ancora prima delle proteste, in occasione dell’anniversario della rivolta studentesca del 1999 (9 luglio, 18 Tir) e l’anniversario del 14 febbraio 2009 (25 Bahman)

-  le linee verticali verdi presenti nel diagramma indicano i periodi in cui le autorità temono rivolte

- il numero di esecuzioni diminuisce in occasione della festività del nuovo anno persiano (Nooroz, mese di marzo) e durante il mese sacro del Ramadan.  Tuttavia, i numeri sono generalmente alti in prossimità del Natale e nel mese di gennaio.

IHR sta attualmente conducendo un’analisi più dettagliata del trend di esecuzione negli ultimi dieci anni in Iran. I risultati saranno presentati prossimamente.

“La presente analisi indica che vi è una correlazione significativa tra il trend di esecuzione e gli eventi politici in Iran. Sembra che le autorità iraniane a volte scelgano i tempi delle esecuzioni in modo coordinato e non arbitrario. In generale, il numeri di esecuzione risulta elevato quando le autorità temono proteste, mentre è più basso quando l’attenzione del mondo è rivolta all’Iran”: è quanto afferma Mahmood Amiry-Moghaddam, portavoce internazionale di IHR.

Per quanto riguarda  il numero inferiore di esecuzioni durante le elezioni Amiry-Moghaddam aggiunge: “è possibile che durante il periodo elettorale le autorità vogliano concedere più spazio al pubblico, per incoraggiare la partecipazione dei cittadini al voto. Inoltre, dalla settimana precendente alle elezioni fino a quella successiva sono presenti in Iran i giornalisti stranieri. Ciò nonostante, nelle settimane prima e dopo le elezioni il numero delle esecuzioni raggiunge il picco”.

Fonte: Iran Human Rights

 

Iran Human Rights Italia Onlus è la sezione italiana di Iran Human Rights(IHR), organizzazione non governativa, apartitica e politicamente indipendente che ha sede a Oslo ed è attiva dal 2007.

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