Ghezelhesar, è carneficina: altri 11 esecuzioni, in un mese 67 detenuti messi a morte | Iran Human Rights

Ghezelhesar, è carneficina: altri 11 esecuzioni, in un mese 67 detenuti messi a morte

Il carcere Ghezelhesar

Secondo notizie che arrivano da fonti affidabili, 11 prigionieri sono stati impiccati nel carcere  Ghezelhesar di Karaj (a ovest di Teheran) nella mattinata dell’8 giugno.

Sabato 6 giugno Iran Human Rights aveva dato notizia del trasferimento di 25 detenuti nelle celle di isolamento in attesa dell’esecuzione a Ghezelhesar. Il numero è salito a 47, dopo che IHR è venuta a conoscenza di un ulteriore trasferimento per l’esecuzione di 22 prigionieri da Rajai Shahr e dalla Grande Prigione Centrale di Teheran a Ghezelhesar.

I restanti detenuti si trovano in isolamento e il boia potrebbe ucciderli nelle prossime ore. Tutti i carcerati sono condannati per reati di droga. Uno di quelli impiccati oggi è stato identificato con il nome di Mahmood Samimi.

Dal 6 maggio, almeno 67 prigionieri condannati per droga sono stati messi a morte a Ghezelhesar. Il numero di esecuzioni è cresciuto rapidamente dopo che, il 21 maggio, un gruppo di detenuti nel braccio della morte hanno chiesto alla Guida Suprema Ali Khamenei una riduzione della pena. Da quel momento, i prigionieri sono stati messi a morte ogni settimana, in gruppi da 11 a 22 persone uccise ogni esecuzione.

La comunità internazionale non ha reagito a questa ondata di esecuzioni. IHR condanna duramente quanto sta accadendo a Ghezelhesar e chiede nuovamente alla comunità internazionale di interrompere il suo silenzio.
Mahmood Amiry-Moghaddam, portavoce di IHR, ha dichiarato: “Centinaia di prigionieri sono a rischio esecuzione. Le Nazioni Unite, l’Unione Europea e tutti i Paesi che hanno rapporti diplomatici con l’Iran devono reagire immediatamente per fermare il disastro umanitario in atto nelle carceri iraniane”.

Iran Human Rights Italia Onlus è la sezione italiana di Iran Human Rights(IHR), organizzazione non governativa, apartitica e politicamente indipendente che ha sede a Oslo ed è attiva dal 2007.

Licenza Creative Commons